Le prime vicende del monastero di San Vincenzo al Volturno sono raccontate nel codice miniato Chronicon Vulturnense conservato nella Biblioteca Apostolica Vaticana. L’edizione a stampa di questo manoscritto fu curata da V. Federici, ed è stata pubblicata presso l’Istituto Storico Italiano per il Medioevo fra il 1925 ed il 1938. Il cronista che all’epoca ha redatto l’opera era un monaco di nome Giovanni, che potrebbe essere stato l’abate del monastero verso il 1130 circa. E’ probabile che ciò che scrive lo abbia attinto da una fonte letteraria dell’VIII secolo e che si sia inoltre servito di una documentazione miscellanea dei secoli IX-XI. Anche ammettendo ciò, il Chronicon deve essere letto con una certa precauzione, poichè appare chiaro che lo scopo principale dell’autore era quello di dimostrare quanto l’Abbazia di San Vincenzo fosse stata importante nel passato, quasi a nascondere il declino che essa attraversava quando il Chronicon stesso fu scritto.